Cometa Machholz fotografata da Paolo Laquale vicino le Plejades. 8 gennaio 2005.
Percorso apparente della cometa periodo 15 gennaio – 30 gennaio 2005. Immagine fornita da SkyMap Pro 6.0
Dati forniti da HeavensAbove. com
|
|
638.589°
Cometa Machholz fotografata da Paolo Laquale vicino le Plejades. 8 gennaio 2005.
Percorso apparente della cometa periodo 15 gennaio – 30 gennaio 2005. Immagine fornita da SkyMap Pro 6.0
Dati forniti da HeavensAbove. com
|
|
638.589°
Collepardo (FR), 17/05/2004
Già nei giorni scorsi ho potuto ammirare questa cometa visibile a occhio nudo (anche se non appariscente come si prevedeva) ma in condizioni di cielo mai buone.
Questa sera il cielo si presenta eccezionalmente trasparente per cui percorro i 38 Km che mi separano dalla postazione nella certezza del risultato.
Ma appena arrivato si presenta un grave imprevisto: vento forte che rende di fatto impossibile l’osservazione e la fotografia. Non intendo arrendermi proprio ora così trovo un angolo ben riparato dal vento ma con poco cielo libero dal quale la cometa si vede solo perché ormai è abbastanza alta sull’orizzonte poco lontano da M44.
Prendo il mio Celestar 8 in braccio per percorrere decine di metri e scalini tra le raffiche di vento!
Rapidamente lo staziono per poter fotografare in parallelo: poiché il nord è coperto dalla casa utilizzo il sud di cui conosco comunque la posizione esatta.
Per fotografare monto sul piggyback la Yashica FX3 Super2000 col suo obiettivo da 50mm f1,9 chiuso a f2,8 per ridurre la vignettatura.
Mi accorgo che la cometa non è inquadrabile al meglio così sposto il telescopio di un metro e mezzo.
Finalmente eseguo la posa di 4 minuti (22:17:10-22:21:10 Ora Estiva) inseguendo il falso nucleo sfocato con oculare P 7,5 mm (quasi senza correggere). Eseguo una seconda foto da 2 m 01s (22:23:15-22:25:16 Ora Estiva). La pellicola è una Kodak Ultra 400
Osservo la cometa con l’ingrandimento più basso (81X tramite l’SMA 25). C’è una tenue coda di polveri aperta a ventaglio (90°) composta essenzialmente di due parti sottili che puntano una a SSW e l’altra (più netta) a WNW.
La coda di gas, come accade di solito con strumenti a lunga focale, è pressoché invisibile; invece al cercatore 6*30 appare lunga 2° e punta in direzione di Giove. A occhio nudo è appena visibile con visione distolta e lunga appena 1°.
In fotografia, specie quella da 4 minuti, invece la coda di ioni raggiunge i 10° di lunghezza!
Al telescopio la chioma è allungata in direzione della coda di ioni (5*7) mentre il falso nucleo appare meno puntiforme dei giorni scorsi.
Prima di togliere il telescopio faccio una foto al Leone e Giove con la stessa tecnica delle precedenti ma con posa di 6m (23:00:00-23:06:00 ora estiva).
Cometa Linear S4 dall’Osservatorio Astronomico di Campo Catino
Loc. Colle Pannunzio, Guarcino (FR), 21/07/2000
Stasera è previsto il massimo di luminosità per la cometa Linear S4, e prevedo che come sempre soprattutto quando ci sono eventi astronomici particolari, l’osservatorio di Campo Catino sarà pieno di curiosi ed appassionati. Andiamo a dare una mano.
Arrivo alle ore 20:15 TMEC, è presente solo un gruppo di gente che assiste ad una lezione teorica all’interno della cupola dell’osservatorio che ospita il grande riflettore da 80 cm. Nel piazzale antistante l’osservatorio sono stati piazzati strumenti come il Dobson da 30 cm motorizzato, un riflettore da 20 cm ed infine un binocolo 20X80.
Nel binocolo che possiede un largo campo e un piccolo ingrandimento, la cometa appare come un astro chiomato di piccole dimensioni che ha una luce diffusa e nebulare e si trova vicino una stella.
In una campo, prossimo al suddetto piazzale ci sono altri strumenti: ben due C8 (SC da 20 cm), un riflettore da 8″, un binocolo 20X80. C’è chi punta la cometa prossima a nascondersi dietro la montagna, chi inquadra vaste regioni della Via Lattea, chi risolve qualche stella doppia come la bellissima Albireo nel Cigno o Mizar dell’Orsa Maggiore. Io ho il compito di illustrare alla gente le principali costellazioni del cielo estivo e faccio notare come sulla Via Lattea si staglino vaste zone scure di polveri, che sotto questo cielo bellissimo e terso sono ben riconoscibili.
Osservando la cometa a 161X nel C8 di Ugo Tagliaferri, finalmente posso dire che questa cometa è molto carina; essa presenta una grande chioma che sovrasta, per dimensioni e luminosità, la coda, all’inizio del mese ben più estesa ed appariscente, nonostante la cometa fosse più lontana dal perielio oltre che dalla Terra.
Il cielo di Campo Catino stasera è splendido. La magnitudine limite allo zenit ha superato tranquillamente la +6.0. La Via Lattea solca grandiosamente le nostre teste, mentre si possono apprezzare ad occhio nudo M16, M17 oltre M24, M8 e anche M7 con il vicino M6. Nell’Ercole riesco ad osservare ad occhio nudo anche il grandioso M13, l’ammasso globulare della nostra galassia più grande e luminoso, visibile dal nostro emisfero boreale.
Articolo inviato a Il Messaggero 18 luglio 2000
Mario Esposito
Frosinone (FR), 08/07/2000
Osservatori: Giovanni Pagliuca e Mario Esposito
Ore 23:00 TMEC iniziamo l’osservazione del cielo. Bassa verso ovest è presente la Luna (primo quarto) che puntiamo per qualche minuto a 40X con l’Antares Callisto, aspettando così che tramonti, anche perché ci sono delle nuvole in cielo molto luminose per via della Luna.
Comincio poi una slide degli oggetti più belli da me osservati nei giorni scorsi: trattasi di M8, M24, M25, M22, M17, M16, M11; ed in più anche qualche stella doppia come gamma Del e 15 Aql.
Ore 23:50 TMEC individuo la mia seconda cometa, dopo la celeberrima Hale-Bopp. Infatti la C/1999 S4 LINEAR si trova nel Perseo, esattamente a metà strada tra alfa ed eta Persei, con una magn. visuale di +5.4. A 40X vedo una parte centrale lattiginosa e più luminosa (la chioma) con una coda, a forma vagamente triangolare. A 100X la visione è migliore, non fosse altro per l’ingrandimento maggiore dell’immagine; in particolare la coda è più luminosa.